Internet of Things: dagli oggetti connessi nuovi modelli di business!

Aggiornato il / Creato il / Di Giulio Salvadori / 1 Commento

In occasione del Convegno “Internet of Things: l’innovazione parte da qui” l’Osservatorio Internet of Things ha presentato i risultati della Ricerca 2019, per la prima volta esclusivamente in streaming sul nostro sito.

Il mercato italiano dell’Internet of Things (IoT), in linea con gli altri Paesi occidentali, si conferma in crescita. Lo sviluppo procede a ritmo sostenuto in tutti i segmenti di mercato, con incrementi generati soprattutto dalle soluzioni per la casa intelligente, l’Industria 4.0 e la Smart City.

"Internet of Things: L'innovazione parte da qui"
Numeri e dati chiave del mercato IoT in Italia

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Quanto vale il mercato italiano dell’Internet of Things?

Nel 2019 il mercato italiano dell’IoT ha raggiunto un valore di 6,2 miliardi di euro, con una crescita del +24% rispetto al 2018. Questo sviluppo è dovuto principalmente a tre fattori:

  • applicazioni che sfruttano la “tradizionale” connettività cellulare;
  • applicazioni che utilizzano altre tecnologie di comunicazione;
  • servizi di valore abilitati dagli oggetti connessi.

Sono i servizi di valore, in particolare, a testimoniare la maggiore maturità del mercato, tanto nei numeri quanto nella capacità di aprire a nuove opportunità di business. Sempre più aziende, infatti, sono in grado di raccogliere le grandi quantità di dati provenienti dagli oggetti connessi per trasformarli in servizi di qualità. Un esempio emblematico è la manutenzione predittiva dei macchinari all’interno delle fabbriche (Smart Factory): infatti, grazie ai dati raccolti sul funzionamento dei macchinari, è possibile prevedere gli aumenti di rischio di guasto e agire preventivamente.

La “classica” offerta IoT di software o hardware si arricchisce dunque di nuovi servizi integrativi, sempre più al centro dell’offerta, in grado di abilitare nuovi modelli di business per le imprese.

Smart Metering e Smart Car, protagoniste del fatturato IoT

Contatori intelligenti e auto connesse "guidano" la crescita. In linea con gli anni precedenti, il segmento dello Smart Metering gas ed elettrico continua a spingere la crescita del mercato italiano dell’IoT (di cui costituisce il 27%) – principalmente grazie agli obblighi normativi entrati in vigore. Più nel dettaglio, nel 2019 i contatori smart per il gas presso utenze domestiche hanno raggiunto il 58% del totale, mentre i contatori smart elettrici hanno raggiunto quota 37%: si rivela così, rispetto al 2018, una crescita complessiva del 19%.

La Smart Car ancora una volta si conferma al secondo posto in termini di fatturato del mercato Internet of Things, costituendone il 19% – sebbene la crescita sia più contenuta rispetto al 2018 (+14% nel 2019 rispetto al +37% nel 2018). In termini di diffusione, a fine 2019 i veicoli connessi sono 16,7 milioni, che corrisponde ad oltre il 40% del parco circolante nel nostro Paese. Considerando invece le soluzioni più diffuse, si segnalano:

  • box GPS/GPRS per la localizzazione e la registrazione dei parametri di guida con finalità assicurative (63% del totale);
  • auto nativamente connesse tramite SIM (13%);
  • auto connesse con sistemi bluetooth a bordo veicolo (24%).

Industrial Internet of Things: il divario tra grandi aziende e PMI

Le applicazioni di IoT a servizio dell’Industria 4.0Smart Factory, Smart Lifecycle e Smart Logistics – o, più semplicemente, Industrial IoT, sono sempre più diffuse in Italia, ma dall’analisi del settore emerge un punto critico: la discrepanza tra grandi aziende e PMI in termini di conoscenza. Infatti, mentre il 97% delle grandi aziende si dichiara a conoscenza delle soluzioni IoT per l’Industria 4.0, solo il 39% delle piccole e medie imprese ne ha sentito parlare.

Questo gap si traduce, di conseguenza, in un’ulteriore criticità, ovvero una divergenza a livello di diffusione dei progetti, che cambia significativamente a seconda delle dimensioni aziendali: il 54% delle grandi aziende ha già avviato almeno un progetto in ambito Industrial IoT nel triennio 2017-2019, mentre solo il 13% delle PMI ha fatto altrettanto.

Date queste premesse, nonostante la crescita complessiva dell’Industrial IoT, sicuramente la strada da percorrere per un’innovazione in ottica 4.0 è ancora lunga per il nostro Paese.

Le iniziative di Smart City

In ambito IoT, anche il segmento Smart City continua ad affermarsi in Italia, con un mercato che ha raggiunto i 520 milioni di euro (+32% rispetto al 2018). Cresce non solo il numero delle iniziative, ma anche il loro livello di maturità: nel 2018 i comuni faticavano ad andare oltre la fase di sperimentazione dei progetti, mentre nel 2019, almeno in parte, si mostrano in grado di portarli a termine. Contemporaneamente cresce anche il livello di innovatività dei progetti, che sfruttano sempre di più le funzionalità abilitate dalle tecnologie IoT (e non solo).

Questa crescita enfatizza il successo di progetti avviati negli anni scorsi, i quali sono ormai pienamente operativi e in grado di generare i risultati sperati. Non solo per questo, ma anche per il crescente numero di sperimentazioni, è auspicabile che pubbliche amministrazioni e aziende continuino a testare nuove soluzioni, in modo da sfruttare sempre più la tecnologia per offrire benefici alle municipalità e ai cittadini.

Il mercato dei dati generati da dispositivi IoT

Come già accennato, a livello globale – Italia inclusa – le aziende stanno mettendo a punto sempre più strategie per trarre vantaggio dai dati raccolti dai dispositivi IoT. Tra le modalità con cui valorizzare i dati esistono diverse opzioni, sempre più innovative. Ecco alcuni ambiti di applicazione:

  • Smart Factory: in fabbrica stanno nascendo i primi progetti in cui i macchinari vengono pagati in base ai dati legati alle ore di utilizzo o alle quantità di materiale prodotto;
  • Smart Building: in alcuni edifici, le nuove offerte di sistemi smart offrono soluzioni per l’illuminazione in cui al cliente viene data la possibilità di pagare solo la luce consumata, senza divenire proprietario dei dispositivi di illuminazione utilizzati,
  • Pubblicità: grazie ai dati raccolti, le aziende possono proporre pubblicità mirate a target specifici, estendendo un’attività già consolidata nel mondo virtuale a quello fisico.

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  • Autore

Direttore dell'Osservatorio Internet of Things e dell'Osservatorio Connected Car & Mobility del Politecnico di Milano