Gli Hybrid Games: dove abilità e fortuna si fondono

15 settembre 2017 / Di Marco Planzi / 0 Comments

La distinzione tra skill games (o giochi di abilità, come il Poker) e di giochi di sorte (come le slot machine) è sempre stata netta. Ma cosa succede se l’abilità richiesta ai giocatori e le fortunate vincite ad estrazione si fondono?

Il fenomeno è ancora poco conosciuto e discusso, ma esistono già degli esempi di Hybrid Games in grado di esaltare contemporaneamente sia l’aspetto ludico-competitivo dei videogame che l'intrattenimento tipico del gioco di sorte. I primi Hybrid Games sono nati nel 2015, in Nevada, per ampliare il mercato delle slot online, avvicinando i Millennials a questa forma di intrattenimento. Infatti, alcuni tra gli Hybrid Games di maggior successo sono stati sviluppati da grandi case produttrici di videogame. Ad esempio la storica azienda giapponese di videogiochi Konami ha inserito la componente “sorte” nei suoi giochi arcade lanciando “Frogger: Get Hoppin”. Si tratta della prima slot in cui i giocatori, al costo di due dollari, devono affrontare un percorso a tempo tra ostacoli e bonus/malus con l’obiettivo di incrementare il jackpot potenziale ottenibile, erogato poi in maniera randomica come nelle classiche slot machine. Una mossa, quella di Konami, che ha l’obiettivo di rilanciare i giochi arcade, aggredendo il canale dei casinò terrestri. Meccaniche simili si ritrovano in altri giochi di successo come Kash Karnival (della startup Royal Wins) e nel Poker a montepremi variabile, una modalità di gioco del poker online in cui parte del montepremi di un torneo costituisce un jackpot erogato poi in maniera aleatoria a un fortunato giocatore.

Fatta eccezione per il Poker a montepremi variabile, a cui è possibile giocare sui siti di gioco online italiani regolamentati da AAMS, attualmente in Italia non esiste ancora un’offerta di Hybrid Games strutturata. Tuttavia, se guardiamo ai numeri del settore del gioco online con vincita in denaro in Italia, il 15% dei 225 mila giocatori mensili di Poker (gioco di abilità) gioca anche ai Casinò Games (gioco di sorte). Di fianco a questi, oltre 7 milioni di italiani giocano ai videogiochi tradizionali per almeno un’ora al giorno. I numeri sembrano quindi confermare l’esistenza di un mercato potenziale anche in Italia. Sebbene sia ancora prematuro sbilanciarsi sul successo degli Hybrid Games, diventa però importante monitorarne lo sviluppo per comprenderne gli effetti sulle abitudini e sui comportamenti di gioco.


Marco Planzi e Samuele Fraternali, Direttori Osservatorio Gioco Online 

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Direttore dell'Osservatorio Gioco Online