Editoria libraria italiana: quali opportunità da Audiolibri ed eBook?

Aggiornato il / Creato il / Di Samuele Fraternali

Le restrizioni legate alla pandemia hanno avuto un impatto positivo sul mercato digitale dell’editoria libraria, generando nuove opportunità di business per gli editori.

Per gli eBook, dopo anni di stagnazione, si è registrato un rilancio dei consumi. Mentre per gli audiolibri si è osservata un’accelerazione della crescita e dello sviluppo del mercato.

 

Editoria in Italia: le nuove dinamiche di spesa

Ma come possiamo spiegare questa dinamica? Di certo con l’aumento della domanda digitale da parte dei consumatori: nel 2021 gli internet user italiani che fruiscono di eBook e Audiolibri sono il 32% e il 22%, dedicandoci in media rispettivamente 25 e 20 minuti al giorno. Ne consegue un riflesso positivo sul mercato, o meglio sulla spesa del consumatore italiano per fruire digitalmente di questi contenuti, tramite sottoscrizione di abbonamenti e/o acquisti di singoli titoli. La raccolta pubblicitaria delle piattaforme di distribuzione, infatti, in questi mercati è marginale e non genera valori consistenti.

L’andamento della spesa, però, non è uniforme tra eBook e Audiolibri. Anzi, per il 2021 presentano trend opposti. Gli eBook, dopo anni di ricavi sostanzialmente flat, nel 2020 hanno registrato un boost inatteso della spesa del +35%, superando di poco i 100 milioni di euro. Nel 2021, causa un alleggerimento delle restrizioni e una ripresa del mercato retail, ci aspettiamo però un calo del -8% per una spesa di 93 milioni di euro. Si tratta di un assestamento atteso anche per i prossimi anni.

Al contrario gli Audiolibri, mercato più giovane e in sviluppo, hanno subito un’accelerazione che gli ha permesso di farsi conoscere e di permeare meglio tra le abitudini di consumo degli italiani. Nel 2020 abbiamo osservato una crescita del +71% (pari a 22 mln€) e per il 2021 attendiamo un’ulteriore e significativa crescita del +37%, per una spesa che raggiungerà i 31 milioni di euro.

In sostanza, il biennio ha lasciato un’impronta positiva a entrambi i mercati: la spesa per gli eBook, nonostante la previsione del calo per il 2021 e della sostanziale stabilità per il breve futuro, ha compiuto un passo in avanti rispetto ai 70-75 milioni di euro dei periodi pre-pandemici. Si è imparato, però, che vi è una certa relazione anticiclica tra il mercato online e offline, come se per una fetta di consumatori l’eBook fosse stato solo un ripiego al più amato libro cartaceo durante il periodo di restrizioni. Gli audiolibri invece hanno avuto un’accelerata secca e decisa al loro percorso di sviluppo in Italia.

Quali sfide e opportunità per il futuro?

Partiamo dagli eBook. Il gradino compiuto nel biennio, nonostante le prospettive di un mercato tutto sommato stabile nel breve futuro, potrebbe convincere editori e distributori a investire in tecnologia, innovazione di prodotto e contenuti. Vi sono alcune nicchie ancora aggredibili, come i fumetti e/o i libri per l’infanzia. Vi è il tema dell’interattività del contenuto, con link che potrebbero rimandare ad altri contenuti multimediali arricchendo così l’esperienza utente. Infine, l’attenzione potrebbe ricadere sullo sviluppo di modelli di revenue adv-based in-text (spazi pubblicitari all’interno dell’eBook), cambiando logiche di business e aggredendo un mercato pubblicitario in ripresa.

A supportare queste linee evolutive c’è la tecnologia: su tutte l’Intelligenza Artificiale per la meta-datazione dei contenuti e i sistemi di recommendation, e la Blockchain per garantire la proprietà del contenuto digitale e tracciare correttamente il prodotto a fini di un’equa remunerazione, soprattutto a sostegno del self publishing.

Il settore degli audiolibri, al contrario, è in uno stadio di pieno sviluppo con punti d’attenzione legati alla crescita del mercato e alla concorrenza. In prima battuta diviene fondamentale fissare gli equilibri tra editori e piattaforme: negli ultimi anni i player OTT hanno verticalizzato a monte acquistando i diritti sui libri e internalizzando le attività di produzione, diventando così a tutti gli effetti a loro volta un editore. Al crescere del mercato, però, i grandi editori tradizionali vorrebbero riprendersi quantomeno parte del controllo. Ma attenzione alle strategie di autori e agenti, che potrebbero disintermediare gli editori tradizionali e dialogare direttamente con le piattaforme. Nei prossimi anni assisteremo dunque a un riassetto della filiera produttiva verso nuovi equilibri.

In questi primi anni di sviluppo del mercato, la cessione dei diritti sui titoli da parte degli editori alle piattaforme è stata spesso regolata da accordi di esclusività che, nel tempo, hanno sollevato un’altra questione delicata, ossia quella della bibliodiversità: per il consumatore diviene pertanto impossibile, al contrario di quanto accade nel mercato retail, trovare all’interno di una libreria online tutti i titoli disponibili.

A livello tecnologico, una linea evolutiva è dettata dall’intelligenza artificiale per i sistemi di recommendation e per lo sviluppo di skill evolute e personalizzate sugli smart speaker. Attenzione anche al progresso della sintesi vocale per l’abbattimento di costi e tempi di produzione.

In sintesi, il biennio 20-21 ha dato una scossa al mercato, attirando attorno a questi contenuti una nuova fetta di consumatori. E per autori, editori e distributori si sono aperte nuove opportunità di sviluppo e di business da cogliere e sfruttare.

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  • Autore

Direttore dell’Osservatorio Digital Content e Senior Advisor dell'Osservatorio eCommerce B2c Netcomm