Le restrizioni legate alla pandemia hanno avuto un impatto positivo sul mercato digitale dell’editoria libraria, generando nuove opportunità di business per gli editori.
Per gli eBook, dopo anni di stagnazione, si è registrato un rilancio dei consumi. Mentre per gli audiolibri si è osservata un’accelerazione della crescita e dello sviluppo del mercato.
Editoria in Italia: le nuove dinamiche di spesa
Ma come possiamo spiegare questa dinamica? Di certo con l’aumento della domanda digitale da parte dei consumatori: nel 2021 gli internet user italiani che fruiscono di eBook e Audiolibri sono il 32% e il 22%, dedicandoci in media rispettivamente 25 e 20 minuti al giorno. Ne consegue un riflesso positivo sul mercato, o meglio sulla spesa del consumatore italiano per fruire digitalmente di questi contenuti, tramite sottoscrizione di abbonamenti e/o acquisti di singoli titoli. La raccolta pubblicitaria delle piattaforme di distribuzione, infatti, in questi mercati è marginale e non genera valori consistenti.
L’andamento della spesa, però, non è uniforme tra eBook e Audiolibri. Anzi, per il 2021 presentano trend opposti. Gli eBook, dopo anni di ricavi sostanzialmente flat, nel 2020 hanno registrato un boost inatteso della spesa del +35%, superando di poco i 100 milioni di euro. Nel 2021, causa un alleggerimento delle restrizioni e una ripresa del mercato retail, ci aspettiamo però un calo del -8% per una spesa di 93 milioni di euro. Si tratta di un assestamento atteso anche per i prossimi anni.
- Per approfondire: Cosa sono gli eBook, come funzionano e dove acquistarli
Al contrario gli Audiolibri, mercato più giovane e in sviluppo, hanno subito un’accelerazione che gli ha permesso di farsi conoscere e di permeare meglio tra le abitudini di consumo degli italiani. Nel 2020 abbiamo osservato una crescita del +71% (pari a 22 mln€) e per il 2021 attendiamo un’ulteriore e significativa crescita del +37%, per una spesa che raggiungerà i 31 milioni di euro.
In sostanza, il biennio ha lasciato un’impronta positiva a entrambi i mercati: la spesa per gli eBook, nonostante la previsione del calo per il 2021 e della sostanziale stabilità per il breve futuro, ha compiuto un passo in avanti rispetto ai 70-75 milioni di euro dei periodi pre-pandemici. Si è imparato, però, che vi è una certa relazione anticiclica tra il mercato online e offline, come se per una fetta di consumatori l’eBook fosse stato solo un ripiego al più amato libro cartaceo durante il periodo di restrizioni. Gli audiolibri invece hanno avuto un’accelerata secca e decisa al loro percorso di sviluppo in Italia.
Quali sfide e opportunità per il futuro?
Partiamo dagli eBook. Il gradino compiuto nel biennio, nonostante le prospettive di un mercato tutto sommato stabile nel breve futuro, potrebbe convincere editori e distributori a investire in tecnologia, innovazione di prodotto e contenuti. Vi sono alcune nicchie ancora aggredibili, come i fumetti e/o i libri per l’infanzia. Vi è il tema dell’interattività del contenuto, con link che potrebbero rimandare ad altri contenuti multimediali arricchendo così l’esperienza utente. Infine, l’attenzione potrebbe ricadere sullo sviluppo di modelli di revenue adv-based in-text (spazi pubblicitari all’interno dell’eBook), cambiando logiche di business e aggredendo un mercato pubblicitario in ripresa.
A supportare queste linee evolutive c’è la tecnologia: su tutte l’Intelligenza Artificiale per la meta-datazione dei contenuti e i sistemi di recommendation, e la Blockchain per garantire la proprietà del contenuto digitale e tracciare correttamente il prodotto a fini di un’equa remunerazione, soprattutto a sostegno del self publishing.
Il settore degli audiolibri, al contrario, è in uno stadio di pieno sviluppo con punti d’attenzione legati alla crescita del mercato e alla concorrenza. In prima battuta diviene fondamentale fissare gli equilibri tra editori e piattaforme: negli ultimi anni i player OTT hanno verticalizzato a monte acquistando i diritti sui libri e internalizzando le attività di produzione, diventando così a tutti gli effetti a loro volta un editore. Al crescere del mercato, però, i grandi editori tradizionali vorrebbero riprendersi quantomeno parte del controllo. Ma attenzione alle strategie di autori e agenti, che potrebbero disintermediare gli editori tradizionali e dialogare direttamente con le piattaforme. Nei prossimi anni assisteremo dunque a un riassetto della filiera produttiva verso nuovi equilibri.
In questi primi anni di sviluppo del mercato, la cessione dei diritti sui titoli da parte degli editori alle piattaforme è stata spesso regolata da accordi di esclusività che, nel tempo, hanno sollevato un’altra questione delicata, ossia quella della bibliodiversità: per il consumatore diviene pertanto impossibile, al contrario di quanto accade nel mercato retail, trovare all’interno di una libreria online tutti i titoli disponibili.
A livello tecnologico, una linea evolutiva è dettata dall’intelligenza artificiale per i sistemi di recommendation e per lo sviluppo di skill evolute e personalizzate sugli smart speaker. Attenzione anche al progresso della sintesi vocale per l’abbattimento di costi e tempi di produzione.
In sintesi, il biennio 20-21 ha dato una scossa al mercato, attirando attorno a questi contenuti una nuova fetta di consumatori. E per autori, editori e distributori si sono aperte nuove opportunità di sviluppo e di business da cogliere e sfruttare.
Vuoi approfondire le abitudini dei consumatori italiani di contenuti digitali?
- Autore
Direttore dell’Osservatorio Digital Content e Senior Advisor dell'Osservatorio eCommerce B2c Netcomm
Gli ultimi articoli di Samuele Fraternali
-
Export Digitale in Italia, dati chiave e ultimi trend 18 gennaio 2024
-
eCommerce Food in Italia: dati di mercato e trend principali 15 gennaio 2024
-
eCommerce Beauty, dati e trend dell'e-Commerce di bellezza 15 gennaio 2024
Rimani aggiornato sui trend dell’Innovazione Digitale
Inserisci qui la tua email
Potrebbe interessarti
Articoli più letti