Così il Coronavirus diventa un'esca per i cybercriminali

07 febbraio 2020 / Di Redazione Osservatori Digital Innovation / 0 Comments

Le notizie sul Coronavirus affollano la rete da giorni. E i fatti di cronaca accrescono la preoccupazione dei cittadini. In questo scenario, si inseriscono i criminali informatici, che negli ultimi giorni stanno diversificando i metodi per trarre profitto da utenti poco accorti. La scorsa settimana, i ricercatori di Kaspersky avevano individuato 32 file malevoli diffusi come documenti legati al Coronavirus. Ieri, invece, gli esperti hanno rilevato campioni di email di spam che propongono maschere filtranti antismog affermando che sono in grado di proteggere gli utenti dal Coronavirus e da altre infezioni trasmesse per via aerea. Un segnale di come la sicurezza informatica sia in ballo pesantemente, anche in questi casi.

Le email di spam inviate agli utenti includono informazioni su alcune maschere in grado di proteggere gli utenti da qualsiasi virus trasmissibile per via aerea, in particolare dal Coronavirus, con un “un’efficacia del 99.99%”. Dopo aver cliccato sul link contenuto all’interno della mail, l’utente viene reindirizzato ad una pagina di destinazione che contiene delle offerte relative a queste maschere e invita l’utente a fornire i dettagli della propria carta di credito per effettuare l’acquisto. Poiché il sito web che ospita l'URL non è in alcun modo collegato al prodotto pubblicizzato, esiste un'alta probabilità che l'utente non riceva l’ordine, perda il denaro speso o in alcuni casi riceva un prodotto che non garantisce le funzionalità presentate.

“Le nostre tecnologie - ha commentato Maria Vergelis, security analyst di Kaspersky - rilevano spesso messaggi di spam che riguardano argomenti legati a temi di attualità. In questo caso, viene offerto un prodotto che dovrebbe avere delle qualità straordinarie e proteggere chi lo utilizza dalle malattie virali, ma in realtà il prodotto non solo non possiede queste caratteristiche ma addirittura alle volte non esiste. Occorre evidenziare che questo tipo di maschera filtrante antismog è un prodotto molto richiesto in Asia, il che lo rende particolarmente interessante per gli utenti”.

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Gli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano sono un punto di riferimento qualificato sull’Innovazione Digitale in Italia.