Cos'è la Finanza Decentralizzata (meglio nota con l'acronimo DeFi, dall'inglese Decentralized Finance), che si afferma con più di 41 miliardi di dollari investiti su applicazioni finanziarie costruite sulla Blockchain di Ethereum? Si tratta dell’ennesima bolla o di una delle dimostrazioni più tangibili della rivoluzione portata dalla tecnologia Blockchain? Scopriamolo in questo articolo, realizzato dall’Osservatorio Blockchain e Web3 del Politecnico di Milano.
Cos'è la DeFi e le sue caratteristiche
Il fenomeno della Finanza Decentralizzata (DeFi) è uno dei trend più recenti e innovativi del mondo Blockchain. Il termine DeFi, abbreviazione che letteralmente corrisponde a decentralized finance, fa riferimento a un insieme di applicazioni che sfruttano le piattaforme Blockchain permissionless, in particolare Ethereum, per la creazione di nuovi prodotti e servizi finanziari.
Le soluzioni di Finanza Decentralizzata, nota anche come DeFi, sono delle DApp (Decentralized App) che si rivolgono direttamente ai consumatori finali, offrendo prodotti finanziari accessibili da chiunque, purché si abbia un wallet e delle cryptovalute o dei token. Queste applicazioni hanno alcune caratteristiche peculiari, che le rendono:
- incensurabili, non modificabili nel tempo;
- permissionless, chiunque può crearle e chiunque può utilizzarle;
- trasparenti, il codice su cui si basano è intrinsecamente visibile da tutti;
- globali, può accedervi chiunque abbia una connessione a internet;
- interoperabilie possono essere combinate tra loro.
DeFi, soluzioni e importanza dell'interconnessione
L’ultima caratteristica della Finanza Decentralizzata DeFi è forse anche la più sottovalutata, ma è al contempo una delle più innovative. Nell’ecosistema DeFi nuovi progetti stanno lanciando strumenti finanziari diversi che però sono in molti casi interconnessi tra loro andando a comporre una rete di protocolli integrati. Per questo motivo si parla spesso di money lego: servizi finanziari rappresentati da smart contract che possono essere combinati per crearne di più complessi, proprio come i mattoncini del popolare giocattolo.
I protocolli di Finanza Decentralizzata (DeFi) sono tanti e vari. Di seguito riportiamo alcune delle categorie principali:
- Lending, ossia applicazioni di DeFi che consentono agli utenti di prestare o prendere in prestito fondi, fungendo da piattaforma che connette lenders e borrowers;
- Dex, letteralmente Decentralized exchange, sono protocolli che permettono a chiunque di scambiare un asset per un altro, secondo il prezzo di mercato;
- Stablecoin, ovvero protocolli che consentono la creazione di monete ancorate al valore di una moneta fiat, a fronte del deposito di un collaterale;
- Bridge, applicazioni che connettono diverse piattaforme Blockchain, consentendo gli utenti di trasferire i propri asset da una Blockchain all’altra;
- RWA, consistenti in protocolli che includono l’utilizzo di “Real Word Asset” come delle obbligazioni sottoforma di token, o in alcuni casi asset fisici come le proprietà immobiliari.
La crescita e i problemi della DeFi
I ritmi di crescita della Finanza Decentralizzata (DeFi) sono vertiginosi (+330% di crescita negli ultimi 3 anni), tuttavia per arrivare a un’adozione di massa alcuni problemi dovrebbero essere superati. Primo tra tutti il raggiungimento di una maggiore maturità dei servizi, che sono molto spesso in beta e pertanto il cui utilizzo implica anche degli inevitabili rischi.
Poi il miglioramento delle interfacce della DeFi, che renderebbe questi servizi, a volte molto complessi da capire per l’utente medio, più intuitivi e semplici da usare. Infine, sarebbe necessaria una maggiore chiarezza normativa sull’utilizzo di questi strumenti e in generale delle criptovalute.
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